Progetto “Un piano strategico per i servizi IT in Italia”
Partecipazione alla definizione di un piano strategico di interventi pubblici per lo sviluppo del settore IT in Italia, sostenuto da aziende settore e da utilizzare per un’azione di comunicazione verso gli interlocutori industriali e istituzionali.
Il problema
Un grande attore italiano del settore IT, controllato da un grande gruppo europeo, ha richiesto la formulazione di un piano strategico per lo sviluppo del settore IT in Italia, con orizzonte 2005-2010, sul quale raccogliere il consenso degli altri attori del settore. Il Piano deve essere la base per sviluppare un’azione di comunicazione verso gli interlocutori industriali e istituzionali, e sensibilizzarli rispetto alle esigenze del settore.
L’intervento
L’intervento si è basato su
- una approfondita analisi della letteratura e degli studi e analisi di settore disponibili a livello internazionale (oltre 800 documenti consultati)
- l’analisi di DB di dati pubblici e riservati
- interviste in profondità a dirigenti di imprese del settore
- workshop con i top manager delle principali imprese del settore.
Il team di progetto era composto da un direttore scientifico, due senior consultant, tre analyst. Personalmente ho provveduto a coordinare l’analisi dei dati e delle informazioni dalla letteratura, consultandone personalmente una rilevante quota, effettuare le interviste in profondità, partecipare agli workshop, redigere il rapporto finale.
I risultati
Il documento finale ha definito una strategia focalizzata sulle aree storiche di debolezza dell’IT italiano:
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Riqualificazione della domanda pubblica: concentrazione delle risorse su progetti di elevata qualità, che richiedono competenze elevate (non tutti e non necessariamente di grandi dimensioni), affiancate da interventi sui processi, da finanziare anche con i risparmi generati, e con adozione di approcci basati sul riutilizzo del SW, la standardizzazione, l’aggregazione dei bisogni delle migliaia di stazioni appaltanti
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Potenziamento e riqualificazione dell’offerta alle PMI, supportando lo sviluppo di nuovi business model e favorendo i processi di aggregazione dei prodotti, se non dei fornitori, eventualmente anche con supporti alla ricerca e sviluppo necessaria, e favorendo lo sviluppo di soggetti che aggreghino la domanda, a livello locale o settoriale.
Il documento è stato utilizzato come base di un’azione di comunicazione nei confronti, in particolar modo, dei decisori istituzionali.