Progetto L’impatto socio-economico “a regime” della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina o delle Alternative multimodali
Partecipazione all’analisi di impatto economico “a regime” del Ponte sullo Stretto come membro dell’équipe di ricerca presso CERTET-Università Bocconi – Advisor «Collegamenti Sicilia–Continente» per conto del Ministero del Tesoro e del Ministero dei Lavori Pubblici.
Il problema
Tra gli studi in preparazione dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina quello finale prevedeva un’analisi economica dell’impatto prodotto dal Ponte una volta realizzato ed entrato in funzione. Il problema era capire se e in quale direzione e misura sarebbe mutata l’economia locale e nazionale a seguito della realizzazione dell’infrastruttura.
L’intervento
L’intervento si è articolato in tre diverse azioni:
- Analisi della letteratura nazionale e internazionale, al fine di verificare le metodologie da adottare, oltre che a conoscere gli impatti prodotti da analoghe infrastrutture e articolare meglio il piano di ricerca. Numerose ricerche erano già state realizzate sullo specifico caso del Ponte sullo stretto e si sono così potute evitare ridondanze e valorizzare al meglio le conoscenze già acquisite.
- Analisi della documentazione esistente quali i documenti di programmazione, e gli studi e le ricerche sulle economie locali (Sicilia e Calabria), per conoscere in modo più approfondito le singole realtà economiche.
- Analisi di dati e statistiche ufficiali sulle economie provinciali e regionali della Sicilia e della Calabria.
- Indagine presso un panel di testimoni privilegiati: sono state condotte numerose interviste presso un variegato panel composto da rappresentanti del mondo industriale, sindacale, accademico e associativo locale.
I risultati
Le analisi e le ricerche condotte hanno permesso da una parte di offrire una valutazione dell’impatto del Ponte sullo Stretto di Messina sulle economie locali, provinciali e regionali; contemporaneamente sono state poste in evidenza alcune opportunità di investimento infrastrutturale, in parte complementari, in parte alternative al Ponte, al fine di massimizzare l’impatto positivo complessivo sulle economie delle province e delle regioni coinvolte.